LO SPAGO DAMARE – cena stellata

Un nome: Vittorio. Un talento, trasmesso di generazione in generazione, capace di tracciare nuovi
percorsi nel mondo della ristorazione e dell’accoglienza. Uno stile culinario inconfondibile, vivo e
vitale da oltre 50 anni, grazie all’intuizione del fondatore – papà Vittorio che, nel 1966, insieme alla
moglie Bruna aprì il suo primo ristorante nel centro di Bergamo scommettendo sul pesce – e
all’evoluzione compiuta dai figli, che negli anni hanno integrato la tradizione con le tecniche più
moderne. Un’armonia che si traduce in massima valorizzazione di materie prime di qualità assoluta, in
arrivo dalle migliori aree di produzione. Enrico, detto Chicco, e Roberto, detto Bobo, sono entrambi
executive chef e interpretano con tecnica solidissima ed estro contemporaneo i grandi classici della
tradizione gastronomica italiana, sia presso la storica sede di Brusaporto che supervisionando i
ristoranti all’estero e le consulenze gastronomiche. ENRICO (Chicco) primogenito di Bruna e Vittorio,
è caduto bambino nelle pentole di famiglia… La passione lo ha contagiato a tal punto che ogni
momento libero, a cominciare dalle vacanze scolastiche, è diventato un pretesto per seguire, curiosare,
studiare i segreti delle cucine di tutto il mondo (da Parigi a Monaco, dalla Spagna agli Stati Uniti). Il
suo girovagare per il pianeta l’ha reso conoscitore esperto e rigorosamente attento alla selezione delle
materie prime della migliore qualità. Sorretto da un talento mai autocelebrativo, ha acquisito uno stile
personalissimo, miscelando le competenze e le ricette imparate nella cucina di papà Vittorio con la
sensibilità e la tecnica appresa negli anni. Sono l’innata curiosità, il desiderio di mettersi sempre alla
prova gli ingredienti segreti della sua cucina. ROBERTO (Bobo) lavora con Enrico e, come il fratello, è
stato “colpito” dalla medesima malattia per il buon cibo. Anche per lui un percorso di studio e
applicazione sorretto dai tanti stages, anche all’estero, che gli hanno permesso di affinare tecnica e
capacità di esecuzione. La predilezione per i “primi” si è tramutata in una serie di ricette golose e
suadenti, che si richiamano alla più alta tradizione della cucina mediterranea.